We often live with the conditioning belief of “pushing against what is not working and missing” instead of looking for the “intelligence” that is trying to unfold from our circumstances and “problems”.
It would be better wisely believing that a problem is anything but a question that has not yet found the emergent and underlying proper answer.
That’s why doing, doing and doing is like “change everything to not change anything”. Pushing is no longer a viable pathway.
Il 42% dei dipendenti delle aziende presenti in Europa e Middle East dichiara che le proprie organizzazioni impediscono loro di poter dare il meglio di sé stessi in termini di performance e di allineamento nel proprio ruolo.
La qualità della Leadership ha una grande responsabilità nella produzione di questo dato.
Non ha più veramente alcun senso quella sottospecie di leadership che tende a mantenere lo status quo e che non ha al centro della sua “identità” la qualità di “mettersi al servizio” dell’espressione del talento altrui.
E’ necessario sviluppare Leader che puntino a:
aiutare le persone a dirigere i propri sforzi verso attività che generino valore per sé stesse e per l’organizzazione
mettersi al servizio dei propri team attraverso una postura da coach
lasciare le persone migliori di come le hanno “trovate”
essere felici di veder crescere i propri talenti senza scivolare nel terrore di veder minacciato il proprio ego
Prendersi cura dello sviluppo delle proprie risorse è un processo molto complesso e che ruota intorno ad un fortissimo desiderio di creare quel contesto per far esprimere tutto il potenziale che una persona ha dentro di sé.
Un fortissimo desiderio di mettersi in discussione. Seriamente.