La scienza ci aiuta a comprendere che ci vogliono una profonda intenzione ed emozioni elevate per iniziare a trasformare la nostra neuro-fisiologia in modo che passiamo da vivere nel passato a vivere nel presente, l’unico “luogo” dal quale è possibile cominciare a costruire un futuro. Sentire emozioni elevate come gratitudine, gioia, apprezzamento e compassione portano il cuore a battere in maniera coerente, ossia con ritmo, ordine ed armonia. La resilienza non è un esercizio “cervellotico” né una abilità di tipo cognitivo. Essa ha a che fare con accrescere la consapevolezza di quel punto di coscienza che risiede nel cuore.
Per ripartire e far ripartire (le persone che lavorano con noi, le attività, le organizzazioni) servono leader consapevoli. Tanto più consapevoli, molto di più di quello che si vede e che si percepisce. Più consapevoli di come funziona l’essere umano, di come questi sia in grado di attivare risorse personali infinite se supportate nel modo giusto, di come i problemi di oggi siano in realtà le soluzioni adottate ieri.
In questo podcast impariamo a fare il primo passo. Buon ascolto!
Da adesso, anche se siamo lontani, possiamo lavorare insieme in qualsiasi momento, da qualsiasi piattaforma e device con due semplici click 🙂 Assicurati di avere una buona connessione internet, delle cuffie e un luogo per te “riservato” e confortevole per avere il tuo supporto di coaching individuale.
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C’è sempre più bisogno di vedere agita una leadership che risponda a bisogni di etica, coinvolgimento e di piena espressione di tutto il potenziale umano esistente nelle organizzazioni. Piuttosto che parlare di leadership oggi sarebbe più conveniente lavorare sull’integrazione tra questa ed una certa “saggezza”. In questo video vi racconto come sia possibile sviluppare il proprio stile di leadership integrando alcuni elementi strutturali sottostanti alla “virtù” della saggezza.
Il 42% dei dipendenti delle aziende presenti in Europa e Middle East dichiara che le proprie organizzazioni impediscono loro di poter dare il meglio di sé stessi in termini di performance e di allineamento nel proprio ruolo.
La qualità della Leadership ha una grande responsabilità nella produzione di questo dato.
Non ha più veramente alcun senso quella sottospecie di leadership che tende a mantenere lo status quo e che non ha al centro della sua “identità” la qualità di “mettersi al servizio” dell’espressione del talento altrui.
E’ necessario sviluppare Leader che puntino a:
aiutare le persone a dirigere i propri sforzi verso attività che generino valore per sé stesse e per l’organizzazione
mettersi al servizio dei propri team attraverso una postura da coach
lasciare le persone migliori di come le hanno “trovate”
essere felici di veder crescere i propri talenti senza scivolare nel terrore di veder minacciato il proprio ego
Prendersi cura dello sviluppo delle proprie risorse è un processo molto complesso e che ruota intorno ad un fortissimo desiderio di creare quel contesto per far esprimere tutto il potenziale che una persona ha dentro di sé.
Un fortissimo desiderio di mettersi in discussione. Seriamente.